Tappezzeria con scene di vita orientale
Dati tecnici
Notizie Storico Critiche
Le carte dipinte cinesi che decorano le sale 14 e 15 della Palazzina di caccia di Stupinigi risalgono indicativamente alla seconda metà del XVIII secolo e appartengono alla produzione destinata all’esportazione verso l’Occidente. Si tratta infatti di manufatti realizzati in botteghe artigianali anonime operanti in modo seriale, con finalità prettamente commerciali, ma sempre ispirati a modelli iconografici della tradizione cinese. Nella sala 14 sono presenti dieci pannelli, ciascuno dei quali misura circa 320 cm di altezza per 140 cm di larghezza(ad eccezione dei pannelli d’angolo, di dimensioni minori, tra cui il più stretto è largo 82 cm). Ogni pannello è composto da cinque fogli di circa 60 cm di altezza incollati verticalmente e completati da un’aggiunta superiore di dimensioni ridotte. L’analisi degli inventari storici della Palazzina consente di collocare il montaggio delle carte tra il 1780 e il 1805: nel primo inventario, datato 1780, le pareti delle sale 14 e 15 risultano ancora rivestite di un tessuto “Pequin” a fiori e arabeschi su fondo bianco; in quello del 1805, invece, sono già descritte come decorate con “tapisserie de papier chini à figures”. È probabile che le carte siano state messe in opera nel 1783 da Costanzo Guglielmo, come attestano i pagamenti ricevuti per aver tappezzato “con carte stampate di vario disegno le camere destinate per le Sig.re Dame di Mad.a Felicita a Stupinigi”. A Madama Felicita era infatti stato assegnato proprio l’Appartamento di Levante.
Bibliografia
- S. Ghiotti, P. Manchinu, P. Traversi, Sala Cinese, in Villa della Regina. Il riflesso dell'Oriente nel Piemonte del Settecento, a cura di L. Caterina, C. Mossetti, Torino 2005, pp. 525-527







