Palazzina di Caccia di Stupinigi

Ritratto di Madame Louise di Francia

Dati tecnici

N° InventarioSTU0940
OggettoDIPINTO
AutoreJean-Étienne Liotard
Materia e Tecnicacarta/ pastello
MisureA 66.5 cm, La 53.5 cm
ProvenienzaColorno, Reggia, Parma, Palazzo Ducale, Moncalieri, Castello

Notizie Storico Critiche

Jean-Étienne Liotard fu introdotto alla corte di Versailles da Maurizio di Sassonia, del quale aveva realizzato un ritratto nel 1748. Grazie a questo prestigioso contatto ottenne l’incarico di ritrarre numerosi membri della famiglia reale francese, con l’unica eccezione della regina. Tutte le opere presentano il medesimo formato (circa 63 × 40 cm) e un’impostazione coerente, con il soggetto raffigurato a mezzo busto, privo di mani e talvolta anche di braccia. Questa scelta formale, lontana dalla solennità dei ritratti d’apparato, rivela la destinazione originariamente privata dei pastelli, pensati per l’intimità della corte e per l’entourage reale. Otto di questi ritratti sono oggi conservati presso la Palazzina di Caccia di Stupinigi. Le circostanze che li portarono in Italia non sono del tutto chiare ma loro presenza è documentata già alla fine del XVIII secolo presso la corte di Parma e in particolare nell’Appartamento della Duchessa della Reggia di Colorno. È verosimile che siano giunti qui grazie ai legami di parentela tra la corte francese e quella ducale. In particolare, si pensa a Madame Infante, divenuta duchessa di Parma nel 1748 e unica figlia di Luigi XV ad aver lasciato la Francia o al matrimonio, nel 1775, di Maria Clotilde di Borbone, sorella di Luigi XVI, con Carlo Emanuele IV di Savoia, re di Sardegna. Con l’unificazione d’Italia, tra il 1862 e il 1868, gli arredi del Palazzo Ducale furono smantellati e distribuiti nelle diverse residenze sabaude. I pastelli furono quindi riuniti nel 1861 nel Palazzo Ducale di Parma, poi trasferiti al Castello di Moncalieri e infine a Stupinigi nel 1864. Madame Louise di Francia (Versailles, 15 luglio 1737 – Saint-Denis, 23 dicembre 1787), detta Madame Dernière in quanto ultima figlia di Luigi XV e di Maria Leszczyńska, fu educata all’abbazia di Fontevrault insieme alle sorelle maggiori Sophie e Victoire. Nel 1770 prese i voti, assumendo il nome di suor Teresa di Sant’Agostino, e lasciò definitivamente la corte per ritirarsi nel convento carmelitano di Saint-Denis, dove trascorse il resto della sua vita. Quando Jean-Étienne Liotard la ritrasse, la principessa aveva circa dieci anni. È raffigurata a mezzo busto, senza mani, di profilo verso destra, con la testa leggermente ruotata e lo sguardo rivolto allo spettatore. I Indossa un abito cerimoniale di seta bianca, ricamato con motivi floreali e fogliame nei toni del rosa, con ampie maniche di pizzo bianco che cadono a cascata e un décolleté bordato da un ricco merletto. Un mantello di velluto blu, foderato e ornato di ermellino, le copre elegantemente le spalle. L’acconciatura, incipriata e raccolta, è decorata da un ornamento realizzato nello stesso tessuto del mantello, arricchito da piccoli fiori sul davanti e da un fiocco nero sul retro.

Bibliografia

  • M. Roethlisberger, R. Loche, Liotard. Catalogue, sources et correspondance, Antwerpen 2008, vol. I, pp. 388-389, n. 180; vol. II, fig. 288
  • Principi in posa, Ritratti del Settecento alla Galleria Nazionale di Parma. Nuove acquisizioni e restauri, a cura di D. Gasparotto, M. Giusto, Cinisello Balsamo 2006, p. 48, fig. 12
  • N. Jeffares, Dictionary of Pastellists before 1800 (edizione online)
23-fom-fondazione-ordine-mauriziano-logo-principale-icona

About   Contact Us   Terms of use   Cookies   Credits