Orologio
Dati tecnici
Notizie Storico Critiche
L’orologio è sormontato da un piccolo pomo apicale e presenta una cassa priva di ornati plastici, con profili filettati in oro e sottili rametti fioriti dorati disposti a fregio intorno al quadrante e lungo i fianchi. Il quadrante, in smalto bianco bombato, è racchiuso da un vetro convesso, secondo una tipologia pienamente riconducibile alla produzione di Neuchâtel. La cassa, dalle linee sobrie e leggere, poggia su quattro piedini aggettanti a esse, molto sottili e terminanti in piccoli riccioli dorati. L’orologio è databile tra il 1800 e il 1820 e corrisponde puntualmente ai modelli del secondo periodo di Neuchâtel(1790–1840), caratterizzati da una ricerca di equilibrio e semplicità formale. La frequenza di questa tipologia testimonia una produzione seriale di qualità, concepita per l’uso quotidiano più che per la rappresentanza. Il manufatto risultava già collocato nella Reale Cappella secondo quanto riportato nell’inventario del 1908 della Palazzina di caccia di Stupinigi.
Bibliografia
- A. Griseri, G. Brusa, scheda n. 128, in G. Brusa, A. Griseri, S. Pinto, Orologi negli arredi del Palazzo Reale di Torino e delle residenze sabaude, Torino 1988, p. 322







