Dati tecnici
Notizie Storico Critiche
Le due teste di Sibille, attribuite a un ignoto pittore attivo nell’area lombardo-emiliana e databili alla fine del XV secolo, costituiscono quanto rimane della decorazione pittorica originaria del coro d’inverno dei frati. In origine l’ambiente, oggi rialzato, presentava un piano di calpestio più basso e una configurazione architettonica diversa da quella attuale che fu realizzata, molto probabilmente, in una fase prossima o immediatamente successiva alla soppressione dell’Ordine Antoniniano (1776), quando il coro dei frati cessò di svolgere il suo ruolo liturgico. Le Sibille, collocate sulla parete ovest del coro, in posizione sovrastante il nartece, sono dipinte a monocromo nero con lumeggiature bianche su un fondo in terra verde e, secondo Grittella, presentano assonanze stilistiche con esempi di area ferrarese (ad esempio le decorazioni di casa Romei) e piacentina (come la residenza di Torrechiara).
Bibliografia
- G. Grittella, In ecclesia dono de Ranverso. Evoluzione storica e architettonica del cantiere medievale, in Il colore del gotico. I restauri della Precettoria di S. Antonio di Ranverso, a cura di G. Grittella, Savigliano 2001, pp. 56-69







