Palazzina di Caccia di Stupinigi

Ritratto di Luigi XV

Dati tecnici

N° InventarioSTU0578
OggettoDIPINTO
AutoreJean-Étienne Liotard
Materia e Tecnicacarta/ pastello
MisureA 63 cm, La 46.5 cm, Le misure con cornice sono cm 92x73
ProvenienzaColorno, Reggia, Parma, Palazzo Ducale, Moncalieri, Castello
MostreLondra 2015, Jean-Etienne Liotard, 1702-1789 (n. 51)

Notizie Storico Critiche

Jean-Étienne Liotard fu introdotto alla corte di Versailles da Maurizio di Sassonia, del quale aveva realizzato un ritratto nel 1748. Grazie a questo prestigioso contatto ottenne l’incarico di ritrarre numerosi membri della famiglia reale francese, con l’unica eccezione della regina. Tutte le opere presentano il medesimo formato (circa 63 × 40 cm) e un’impostazione coerente, con il soggetto raffigurato a mezzo busto, privo di mani e talvolta anche di braccia. Questa scelta formale, lontana dalla solennità dei ritratti d’apparato, rivela la destinazione originariamente privata dei pastelli, pensati per l’intimità della corte e per l’entourage reale. Otto di questi ritratti sono oggi conservati presso la Palazzina di Caccia di Stupinigi. Le circostanze che li portarono in Italia non sono del tutto chiare ma loro presenza è documentata già alla fine del XVIII secolo presso la corte di Parma e in particolare nell’Appartamento della Duchessa della Reggia di Colorno. È verosimile che siano giunti qui grazie ai legami di parentela tra la corte francese e quella ducale. In particolare, si pensa a Madame Infante, divenuta duchessa di Parma nel 1748 e unica figlia di Luigi XV ad aver lasciato la Francia o al matrimonio, nel 1775, di Maria Clotilde di Borbone, sorella di Luigi XVI, con Carlo Emanuele IV di Savoia, re di Sardegna. Con l’unificazione d’Italia, tra il 1862 e il 1868, gli arredi del Palazzo Ducale furono smantellati e distribuiti nelle diverse residenze sabaude. I pastelli furono quindi riuniti nel 1861 nel Palazzo Ducale di Parma, poi trasferiti al Castello di Moncalieri e infine a Stupinigi nel 1864. Luigi XV di Francia (Versailles, 15 febbraio 1710 – Versailles, 10 maggio 1774) fu probabilmente l’ultimo membro della famiglia reale a essere ritratto da Liotard su consiglio della sua amante ufficiale, Madame de Pompadour - così come riporta lo stesso pittore nella sua autobiografia. Il pastello dovette essere completato prima del 1754, anno in cui fu esposto all’Accademia di San Luca, come attestano i registri dell’istituzione. Divenuto Delfino a soli due anni e incoronato re di Francia a Reims nel 1722, Luigi XV sposò nel 1725, a Fontainebleau, la principessa polacca Maria Leszczyńska, dalla quale ebbe dieci figli. Nel pastello, il re è raffigurato a mezzo busto, di tre quarti verso destra, con lo sguardo diretto allo spettatore e la testa leggermente sollevata. La posa, quasi identica a quella del ritratto del Delfino, si distingue per il cromatismo più caldo e per la sobrietà dell’abbigliamento: il sovrano non indossa né abiti di corte né uniformi militari ma un abito di broccato rosso decorato da motivi intrecciati di foglie d’argento disposte in sottili fasce verticali, con colletto blu e jabot bianco. Sul petto spicca la fascia azzurra dell’Ordine dello Spirito Santo, il più alto ordine cavalleresco di Francia. La parrucca, corta e incipriata, è trattenuta da un fiocco di velluto nero.

Bibliografia

  • N. Jeffares, Dictionary of Pastellists before 1800 (edizione online)
  • M. Roethlisberger, R. Loche, Liotard. Catlogue, sources et correspondance, Antwerpen 2008, vol. I, pp. 389-390, n. 182; vol. II, fig. 288.
  • W. Hauptman in Jean-Etienne Liotard 1702-1789, cat. mostra a cura di C. Baker, W. Hauptman, M.A. Stevens, Royal Academy, London 2015, p. 202, n. 51
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