Ritratto di Carlo Francesco Maria Duca d'Aosta

Il dipinto, pubblicato nel volume curato da Ballaira, Griseri e Zeri (1995) dedicato alla raccolta dei ritratti dei “Piccoli Principi” conservati presso la Palazzina di caccia di Stupinigi, raffigura Carlo Francesco Maria di Savoia, duca d’Aosta (Torino, 1° dicembre 1738 – Torino, 25 marzo 1745), primogenito di Carlo Emanuele III e della sua terza consorte Elisabetta Teresa di Lorena. Alla nascita, il principe era terzo nella linea di successione al trono dopo il padre e il fratellastro maggiore Vittorio Amedeo, duca di Savoia. Morì prematuramente all’età di sette anni e venne sepolto nella Basilica Reale di Superga. Il giovane duca è rappresentato all’età di circa due anni, in piedi e in posa frontale, davanti a un fondale scuro animato da un ricco tendaggio rosso bordato d’oro. Indossa un ampio abito di seta rossa, decorato con ricami floreali in filo d’argento e impreziosito da inserti di merletto bianco. Sulla parte anteriore del corpetto risalta un fiocco chiaro, mentre nella mano destra regge un tovagliolo bianco e nella sinistra tiene una mela dorata, simbolo di innocenza e conoscenza, ma anche allusione alla discendenza dinastica e alla continuità della casata. Per stile e impostazione, l’opera è attribuita alla pittrice Clementina, attiva presso la corte sabauda e specializzata nei ritratti dei piccoli principi, di cui questo dipinto costituisce una delle prove più delicate e raffinate.