Palazzina di Caccia di Stupinigi

Pavone con fagiani, anatre e altri volatili intorno a fiori

Dati tecnici

N° InventarioSTUd0094
OggettoDIPINTO
AutoreGiovanni Crivelli, detto il Crivellino
Materia e Tecnicatela/ pittura a olio
MisureA 88 cm, La 128 cm, Le misure con cornice sono cm 100x140

Notizie Storico Critiche

Come documentato nel libro dei conti di Filippo Juvarra, il pittore Giovanni Crivelli, detto il Crivellino, fu incaricato dallo stesso architetto siciliano di eseguire, nel 1733, le tele destinate a coprire gli otto camini del maestoso Salone centrale della Palazzina di caccia di Stupinigi.
Questa testimonianza d’archivio è particolarmente preziosa, poiché le notizie sulla vita e sull’attività di Crivelli sono piuttosto scarse, così come quelle relative al padre Angelo Maria Crivelli, noto come il Crivellone. Da lui Giovanni ereditò non solo la professione, ma anche una raffinata sensibilità per la resa delle nature morte e delle scene di genere ispirate al mondo animale, evidente non soltanto nei paracamini di Stupinigi, ma anche in un gruppo di tele proveniente dal Castello di Moncalieri, oggi parte delle collezioni della Palazzina. Il dipinto in oggetto riprende le tipiche composizioni del Crivellone, con la raffigurazione di un gruppo di uccelli di differenti specie riuniti in un paesaggio boschivo. La scena è dominata da un pavone che dispiega parzialmente la coda dai riflessi verdi e oro, attorno al quale si dispongono diversi volatili, tra cui fagiani e anatre, tutti con lo sguardo rivolto verso il pavone, in un equilibrio di movimenti e direzioni che ordina la composizione. Al centro, un ricco brano di natura morta con fiori introduce una nota cromatica vivace, che stempera la gamma terrosa e naturale del resto della scena e, al tempo stesso, rende omaggio a uno dei temi prediletti dal Crivellone.

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