Palazzina di Caccia di Stupinigi

Natura morta con pesci e crostacei

Dati tecnici

N° InventarioSTUd0082
OggettoDIPINTO
AutoreGiovanni Crivelli, detto il Crivellino
Materia e Tecnicatela/ pittura a olio
MisureA 124 cm, La 159 cm, Le misure con cornice sono cm 137x172,5
ProvenienzaMoncalieri, castello

Notizie Storico Critiche

Come documentato nel libro dei conti di Filippo Juvarra, il pittore Giovanni Crivelli, detto il Crivellino, fu incaricato dallo stesso architetto siciliano di eseguire, nel 1733, le tele destinate a coprire gli otto camini del maestoso Salone centrale della Palazzina di caccia di Stupinigi.
Questa testimonianza d’archivio è particolarmente preziosa, poiché le notizie sulla vita e sull’attività di Crivelli sono piuttosto scarse, così come quelle relative al padre Angelo Maria Crivelli, noto come il Crivellone. Da lui Giovanni ereditò non solo la professione, ma anche una raffinata sensibilità per la resa delle nature morte e delle scene di genere ispirate al mondo animale, evidente non soltanto nei paracamini di Stupinigi, ma anche in un gruppo di tele proveniente dal Castello di Moncalieri, oggi parte delle collezioni della Palazzina. Tra queste opere si distingue un insieme di tre dipinti accomunati dalla raffigurazione di nature morte di pesci e crostacei, arricchite da altri elementi naturali come funghi e verdure. Il dipinto in oggetto appartiene a questo gruppo e rappresenta alcuni pesci morti ammassati, tra i quali si intravedono funghi e conchiglie, mentre sulla sinistra compare un secchio ricolmo di gamberi. A differenza delle altre due tele del ciclo, qui l’ambientazione è boschiva, priva dell’apertura verso il mare.

Bibliografia

  • F. Arisi, Crivellone e Crivellino, Piacenza 2004, p. 469, n. 249 (ill. p. 619)
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