Ritratto di Maria Luisa Gabriella di Savoia

Il dipinto, pubblicato nel volume curato da Ballaira, Griseri e Zeri (1995) dedicato alla raccolta dei ritratti dei “Piccoli Principi” conservati presso la Palazzina di caccia di Stupinigi, raffigura Maria Luisa Gabriella di Savoia (Torino, 25 marzo 1729 – Convento di Sant’Andrea di Chieri, 22 giugno 1767), figlia di Carlo Emanuele III e della sua seconda moglie Polissena d’Assia-Rheinfels-Rotenburg. Destinata in un primo momento a sposare il delfino Luigi di Francia, figlio di Luigi XV e di Maria Leszczynska, la principessa non vide mai concluso il progetto matrimoniale e scelse infine la vita religiosa, divenendo monaca cistercense presso il monastero di Sant’Andrea a Chieri. Sul verso della tela è presente un’iscrizione antica che definisce l’attribuzione e la datazione del dipinto: “S.A.R. Madame Louise de Savoye / fait par la Clementina / 1733”. Un’analoga iscrizione compare anche sul telaio del ritratto del fratello maggiore, Vittorio Amedeo III. La giovane principessa è raffigurata all’età di circa quattro anni, mentre gioca con un pappagallino posato su una sedia imbottita. Con la mano destra regge una catenella dorata legata all’uccello, mentre con la sinistra lo indica con un gesto affettuoso. Indossa un ampio abito di seta rosso aranciato, impreziosito da inserti di pizzo bianco e ricami argentati, e porta al collo una croce in pietre preziose. L’opera è documentata nel 1755 presso Villa della Regina, mentre a partire dal 1880 risulta registrata nel Castello di Moncalieri.