Dati tecnici

N° InventarioSTA0100
Oggettodecorazione pittorica
Autoreambito lombardo
Materia e Tecnicaintonaco/ pittura a fresco
MisureA 15 cm, La 9.5 cm, P 10 cm

Notizie Storico Critiche

L’abside della chiesa di Staffarda conserva un ampio ciclo di affreschi a carattere decorativo, attribuibile ai primi due decenni del XVI secolo e riconducibile alla committenza di Giovanni Ludovico di Saluzzo, abate commendatario e figlio del marchese Ludovico II. L’intervento pittorico, eseguito in concomitanza con i lavori di rinnovamento architettonico condotti tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, fu in seguito pesantemente ripassato negli anni Venti del Novecento. L’insieme propone motivi e temi figurativi tipici dei cantieri signorili del marchesato di Saluzzo della fine del XIV e dell’inizio del XVI secolo.
L’alto zoccolo è scandito da cassettoni decorati con rosoni, nella parte inferiore occultati da un tendaggio illusionistico. La fascia soprastante, separata da una modanatura lineare, presenta un intricato intreccio di motivi mistilinei, in cui ogni modulo è centrato da un piccolo clipeo. Le partizioni verticali sono invece arricchite da ornati a candelabra. Il catino absidale è dipinto con un cielo azzurro trapunto di stelle, al centro del quale campeggia un sole raggiante, emblema araldico ricorrente nei cantieri promossi da Ludovico II di Saluzzo e dalla sua famiglia. Durante la schedatura ministeriale si è ipotizzato che l’ignoto autore della decorazione possa essere lo stesso al quale sono attribuiti gli affreschi della facciata dell’abbazia, nonché i cicli pittorici della cappella del castello di Revello e della cappella funeraria di Galeazzo Cavassa nella chiesa di San Giovanni a Saluzzo.

Bibliografia

  • S. Beltramo, L’abbazia cistercense di Santa Maria di Staffarda, Savigliano 2010, pp. 69-74
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