Tavolo da muro
Dati tecnici
Notizie Storico Critiche
Sebbene documentati nell’Anticappella già nell’inventario dei mobili della Palazzina del 1880, i due tavoli a muro non vengono citati né nei cataloghi del Museo del 1931 e del 1966, né nella monografia di Luigi Mallè dedicata alla Palazzina di Caccia (1968). Gli arredi sono realizzati in legno di pioppo interamente dorato e presentano un piano in marmo di forma sagomata, con profilo mistilineo e spigoli smussati. Il sostegno è composto da quattro gambe mosse e riccamente intagliate, raccordate da una traversa centrale ornata da volute motivi fitomorfi. Le gambe arcuate sono decorate da un intaglio a foglie d’acanto e terminano in piedi a zampa di leone. L’imprimitura è costituita da un sottile strato di gesso di Bologna e colla di coniglio; sulle zone destinate alla doratura è stato steso un film di bolo arancio, base per l’applicazione della foglia d’oro arancio 23 ¾ con la tecnica a guazzo, che ha consentito la successiva lucidatura della lamina.







