Salita al Calvario
Dati tecnici
Notizie Storico Critiche
La Salita al Calvario fa parte del ciclo di affreschi che decora le pareti e la volta della sagrestia dell’abbazia, riconosciuto come uno dei vertici della pittura tardogotica piemontese. Il ciclo, firmato da Giacomo Jaquerio, è databile a una fase successiva rispetto all’affresco con la Madonna in trono nel presbiterio, e collocabile entro il terzo decennio del XV secolo. L’insieme iconografico comprende, oltre alla Salita al Calvario, l’Annunciazione, l’Orazione nell’Orto, le figure dei santi Pietro e Paolo, e, nelle vele della volta, i Quattro Evangelisti. La Salita al Calvario si distingue per l’intensa forza drammatica che l’artista riesce a esprimere nelle fisionomie e nei gesti dei personaggi rappresentati. Su uno sfondo neutro si agita una folla concitata di soldati e figure armate di lance, bandiere e alabarde, che animano la parte superiore della scena in un movimento concitato e ascendente. Al centro emerge la figura isolata e dolente di Cristo che porta la croce, attorniato da aguzzini dai volti deformi e caricati d’espressione. L’intensità gestuale e il dinamismo della composizione rivelano la piena maturità espressiva di Jaquerio, capace di introdurre nella rappresentazione sacra una nuova attenzione alla verità e alla psicologia umana.
Bibliografia
- S. Baiocco, Jaquerio, Giacomo in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma 2004, ad vocem
- A. Griseri, Jaquerio e il realismo gotico in Piemonte, Torino 1966, pp. 52-58







