Tavolino da centro
Dati tecnici
Notizie Storico Critiche
Il tavolino è registrato negli inventari di Stupinigi a partire dal 1880, dove risulta collocato nei locali di servizio. La raffinata struttura e la qualità della decorazione hanno fatto propendere per un'attribuzione a Giovanni Battista Galletti, supportata dal riconoscimento del tavolino come oggetto di un pagamento ricevuto dall'ebanista nel 1771 e da un'evidente coerenza stilistica con gli altri arredi realizzati dallo stesso Galletti durante l'ultimo quarto del XVII secolo. In questi anni, l'ebanista abbandonò progressivamente l'utilizzo di madreperla e avorio per le decorazioni dei suoi arredi, preferendo l'uso di diverse specie legnose e operando una semplificazione delle forme degli ornamenti.
Bibliografia
- S. De Blasi, in Il restauro degli arredi lignei. L'ebanisteria piemontese: studi e ricerche, a cura di C.E. Spantigati, S. De Blasi, Firenze 2011, pp. 93-95, n. 5.
- R. Antonetto, Il mobile piemontese nel Settecento, Torino 2010, I, p. 289, n. 4







