Scena campestre
Dati tecnici
Notizie Storico Critiche
L’opera fa parte del ciclo di tredici tele che Carlo Emanuele III commissionò a Vittorio Amedeo Cignaroli nella prima metà degli anni Settanta del Settecento per la decorazione della Sala degli Scudieri. Essa costituisce una delle cinque sovrapporte della sala, concepite come completamento delle grandi tele principali disposte lungo le pareti e dedicate alle fasi della caccia al cervo. Con ogni probabilità, queste sovrapporte furono le ultime opere eseguite da Cignaroli prima della consegna definitiva del lavoro al nuovo sovrano, Vittorio Amedeo III, nel 1777. Tale ipotesi è confermata dall’abbigliamento dei Dragoni guardiacaccia raffigurati in almeno due scene – L’arresto del bracconiere e La donna sorpresa a rubare legna – i quali indossano un’uniforme introdotta soltanto dal giugno 1776. Essa differisce da quella visibile nel dipinto della Partenza dalla Palazzina, terminato nel 1772, durante il regno di Carlo Emanuele III. I due episodi con i Dragoni rappresentano situazioni comuni nelle riserve reali di caccia, dove tali violazioni erano severamente punite. Le altre due tele del gruppo raffigurano invece tranquille scene di vita campestre, con contadini intenti in lavori agricoli o colti in momenti di riposo.







