La Primavera
Dati tecnici
Notizie Storico Critiche
Le due appliques raffiguranti la Primavera e l’Estate appartenevano con ogni probabilità a una serie dedicata alle Quattro Stagioni, della quale le altre due, l’Autunno e l’Inverno, risultano oggi disperse. Nei due ovali centrali, dipinti in color avorio su fondo blu a mo’ di cammeo, sono rappresentate scene allegoriche: nella Primavera compaiono un vaso su plinto con mazzo di fiori, un putto con ghirlanda, uccellini e un nido con uova; nell’Estate un grande vaso con satiro, un fascio di spighe, falci, conigli e farfalle. Gli ovali sono incorniciati superiormente da un nastro pieghettato annodato a fiocco e lateralmente da festoni di foglie d’alloro che si congiungono in basso in una coppa di foglie d’acanto. Completano l'impianto ornamentale, delle sottili foglie di mirto che si intrecciano nei bracci metallici porta candele. Le appliques furono pubblicate da Midana (1924) e da Pedrini (1953), entrambi senza avanzare un’attribuzione precisa. Successivamente Gabrielli le assegnò, seppur in forma dubitativa, a Giuseppe Maria Bonzanigo nel primo catalogo del Museo dell’Arredamento di Stupinigi, ipotesi ripresa nel catalogo della Mostra del Barocco piemontese del 1963 e, più recentemente, da Gualano in occasione della mostra La Reggia di Venaria e i Savoia del 2007 e da Antonetto (2010). Per la parte pittorica è stata proposta la collaborazione di Michele Antonio Rapous, autore delle sovrapporte della Camera da letto dell’Appartamento di Levante, che presentano analoghe caratteristiche cromatiche e stilistiche alle grisaille delle presenti ventole. Le due opere provengono dal Castello di Moncalieri e furono trasferite alla Palazzina di Caccia di Stupinigi nel 1926, in occasione dell’apertura del Museo dell’Arredamento, dove vennero collocate nell’atrio dell’Appartamento di Levante.







