Il ritorno dalla caccia
Dati tecnici
Notizie Storico Critiche
Le quattro sovrapporte che decorano il Salotto furono realizzate nel 1763 da Vittorio Amedeo Cignaroli, come attesta la nota di pagamento dell’anno stesso a favore dell’artista. Specialista di soggetti venatori, Cignaroli riceve qui la sua prima commissione per la Palazzina di Caccia e dimostra subito il suo talento, adattando le composizioni alle forme slanciate ed eleganti delle sovrapporte, le cui cornici furono disegnate da Tommaso Prunotto. Per armonizzarsi con l’ambiente a cui erano destinate, l’artista privilegia momenti di calma, anziché le consuete scene di azione concitata tipiche della caccia, lasciano ampio spazio al paesaggio: non a caso, nell’inventario “Oggetti d’arte” del 1880, due sovrapporte sono descritte come “Paesaggio animato” senza esplicitare alcun legame con la caccia. Tra i soggetti raffigurati troviamo una donna a cavallo, vista di spalle, mentre conversa con il palafreniere; un’altra donna intenta a giocare con un cane; il rientro dalla battuta di caccia, con i cani finalmente a riposo mentre si abbeverano a una fonte e un uomo che raggruppa le prede. L’unico episodio in cui l’azione si fa imminente è quello della caccia al falcone con i cani che, dopo aver avvistato l’uccello, tirano i guinzagli pronti a scattare.
Bibliografia
- A. Verdoja Oberto, Vittorio Amedeo Cignaroli, Savona 1967, p. 89, n. 19







